È nato il 22 aprile 1973, nella solare nazione Armenia nella città di Vanazor; gli armeni, sono un popolo molto musicale che portano avanti nei secoli, le più profondi tradizioni della Musica Popolare dei loro antenati; l`Armenia, pur essendo una piccola repubblica, è ricca di tradizioni, musica e feste popolari.
Alla tenera età di otto anni, il nostro Artista viene iscritto dai suoi genitori, alla scuola musicale della sua città natale, per intraprendere la difficile strada dello studio del Violino; Samson, capì subito che la Musica Classica, era il fondamento per gettare le basi solide di un vero musicista, ma la sua passione, gli fece apprezzare anche la musica popolare, e capì che vi erano altri orizzonti musicali da esplorare.
Negli anni ottanta, in Armenia era molto popolare il Festival di Sanremo, ed il giovane musicista, seguiva con attenzione e crescente interesse apprezzando la melodia italiana, senza trascurare ed ammirare però, le composizioni degli autori russi. Da qui, si forma ancora più forte la passione e il desiderio di continuare a studiare e, si avvicina allo strumento della chitarra che ama accompagnarsi e cantare le melodie che lo entusiasmano. Samson, ricorda con affetto e gratitudine il suo insegnante, che gli apri le porte alla melodia anglosassone, con le indimenticabili canzoni dei Beatles, che egli amava eseguire per il suo allievo preferito.
Dopo il decimo anno di scuola, decide di trasferirsi in Russia, nella ridente città di Belgorod (famosa per la sua atleta oro mondiale Regina Korkina), si iscrive al Collegio Musicale e Culturale nella classe di saxofono, qui il musicista si apre al linguaggio Jazz, musica piena di liberta ed improvvisazione terminando lo stage nel 1992, per poi prosegue gli studi all’accademia di Karkov, sino al 1996 insediandosi come insegnante, nella “Accademia Musicale” in Belgorod.
Samson, Musicista impeccabile, capace di incantare per la sua tecnica strumentale e vocale, alterna fraseggi jazz a preziosismi acustici con il suo magico strumento, il “duduk”, un antico strumento armeno, costruito in un unico pezzo di legno di albicocco, che affonda le sue radici nell’antichità, chiunque l’abbia ascoltato, resta catturato dalla magica sonorità che ne esce lasciando un ricordo magicamente indelebile, Samson, usa spesso questo strumento nelle sue composizioni, ed è per lui un ineguagliabile fonte di ispirazione e creatività.
Nel 2002, Samson da vita al progetto “White Jazz Band” gruppo jazz con ottimi musicisti russi, rapidamente conquistano il pubblico che li ama e li segue in ogni loro concerto. La White Jazz Band, è presente ogni anno, al Festival più importante della Russia ”Provincia del Jazz” manifestazione che dura tutto l’anno, il gruppo si sposta continuamente in tutte le città della Russia; dove Samson, durante gli eventi, diventa anche mattatore presentando i gruppi e tenendo stage per gli appassionati; il ciclo delle manifestazioni termina il mese di maggio, al festival Jazz di Belgorod.
Nel 2005, durante un esibizione all`Art Studio di Belgorot (Russia), con  la White Jazz Band, Samson conosce Louis Viviers (Produttore Artistico per conto della Idyllium Music Publishing di Milano), che ne apprezza le qualità e propone la prima di una serie di produzioni. Il CD è stato prodotto da Sabino Mogavero e pubblicato dalla Idyllium di Milano; titolo: “JAZZ COLLECTION Vol. 1” che racchiude alcune opere jazz, dei più noti autori internazionali, in particolare si segnala l’opera strumentale suonata con il DUDUK da Samson, dedicata al musicista “Komitas” (uno dei più grandi e rari suonatori di questo strumento dal magico suono), oltre a Ch. Corea, F. Fisher, K.Garret, A.C. Jobim e…

Recensione in Lingua Originale Russa


Jazz Collection Vol. 1

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